Una cosa che dovete imparare a tenere in considerazione è il fattore “ambizione” quando vi relazionate con gli altri, con voi stessi e con i vostri obiettivi.
Sì, perché agli obiettivi si punta relazionandosi con essi.
La maggior parte di voi ha un’ambizione che la massa là fuori non possiede.
Che siate atleti o meno, la forte passione genera ciò che siete attualmente.
A parte i lurker infiltrati dei gruppi FB (atti esclusivamente a guardare i culi in foto), chi si allena seriamente, chi fa corsi, chi studia, chi si informa, chi compra libri, etc. ha un livello di ambizione alto attraverso il quale non si accorge di guardare il mondo.
Chi si allena occasionalmente non avrà mai il vostro livello di ambizione, quindi ai loro occhi tutto ciò che dite e fate suona assurdo o sconclusionato.
Non è che non capiscano tout court. Non riescono proprio a capire, quindi non credono sia necessario sbattersi così tanto.
Farsi davvero il culo per raggiungere i propri obiettivi.
Loro non vogliono sbattersi. Loro vogliono solo un allenamento blando, un corpo asciutto, allenarsi un’oretta tre volte a settimana e poi il week end in giro o a casa a fare i fatti loro (leggi: bere, drogarsi, scofanarsi il mondo).
E se non funziona, il pittì in palestra o qualcun altro dovrebbe “fare qualcosa”. Non è compito loro.
Quindi voi nel vostro “sbattervi” volete stravolgere l’ordine naturale delle cose.
Tutto qui.
Vi sembrerà strano ma anche il 90% degli atleti non è affatto ambizioso.
Il loro scopo primario non è realmente costruire qualcosa, raggiungere un obiettivo fisico o vincere una gara, ma solo “accontentare l’amico proprietario di palestra che vuole portare sul palco a far la garetta”. È essenzialmente uno scopo negativo/antagonista, non costruttivo.
Vorrebbero solo fare la fame il meno possibile, non stressarsi troppo per arrivare dove qualcuno gli ha detto, farsi rimanere abbastanza energie per spararsi due selfie a caso e la loro ambizione finisce lì.
Anche loro non capiscono “perchè ci si debba sbattere”.
Loro già vanno a lavorare e “si allenano abbastanza”. Se non funziona così, significa che “non hanno la genetica”.
Cercate di classificare le persone che vi circondano più per il livello di ambizione, che per le qualità che hanno oggi.
L’ambizione vi permette di vedere le persone in prospettiva.
Di focalizzare meglio i vostri obiettivi.
Un “palestrato normale” oggi, o anche sotto la media, con la giusta ambizione arriverà ad avere doti superiori alla norma grazie a dedizione, volontà, studio, attuazione e perseveranza.
Già questo garantisce ambizione. E se c’è ambizione in automatico c’è voglia di raggiungere degli obiettivi.
Ma per ottenere gli obiettivi, bisogna anche saper sfruttare la propria ambizione.
Circondatevi delle persone giuste e cercate le persone giuste. Sono il mondo nel quale finirete per vivere.
Persone senza ambizione vi trascineranno in un futuro di grigiore, insoddisfazione, povertà ideologica e cattiveria mista a invidia.
Evitatele.
Sono queste le persone che vi toglieranno soltanto e a causa loro, mai riuscirete ad arrivare.
Chi non vi comprende, non merita di condividere i vostri pensieri.
Annullate la voglia di arrivare, mantenete quella sana volontà di volere ancora.
Gli obiettivi son fatti per essere raggiunti, ma anche essere modificati, migliorati, aumentati.
Non siate statici nel raggiungimento di ciò che volete. Volere di più, genera nuova ambizione.
Fatelo per qualcuno, fatelo per qualcosa. O semplicemente fatelo per voi stessi. L’importante è che vi sia sempre una causa da ringraziare alla fine…
L’ambizione si nutre di sentimenti forti.
Che sia amore o che sia odio, fate che sia un sentimento profondo quello che vi spinge a dare sempre il massimo.
Dare il minimo non è contemplato, la vostra ambizione ne soffrirebbe.
Proiettate il futuro davanti ai vostri occhi e godete nel lavorare per esso.
Festeggiate ogni nuova conquista e traguardo raggiunto.
Siate positivi e non arrendetevi MAI.
È così che trasformerete la vostra ambizione in vittoria certa.
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