fbpx

Regime metabolico in allenamento

Regime metabolico in allenamento

Regime metabolico in allenamentoQuando ci si allena con i pesi, prima o poi si arriverà sempre a chiedersi se c’è un sistema per allenarsi e dimagrire, magari evitando l’odioso cardio.

Presto detto, fermo restando, che se si parla di dimagrimento in sé la prima variabile da tener in conto è il deficit calorico, per massimizzare la resa della dieta, un allenamento che induce uno stress metabolico è ciò che al meglio ci darà una spinta verso i nostri obiettivi fisici.

Il bello è che questa strategia non si limita esclusivamente al dimagrimento, ma anche alla costruzione di massa muscolare.

Ma, tiriamo una linea e andiamo per gradi. Iniziamo a capire cos’è questo stress metabolico quando si parla di allenamento con i pesi.

Per farla semplice e non entrare in merito ai tecnicismi, semplicemente stress metabolico nell’allenamento con i pesi è dare enfasi all’attivazione del metabolismo attivo, a scapito di una attivazione muscolare più propriamente detta (stress meccanico).

Difatti, lo stress metabolico è una normale conseguenza di sessioni di allenamento svolte con tecniche di intensità varie.

Va da sé che sostenere un allenamento di questo tipo ha bisogno di tempo, ma soprattutto di una buona base a livello muscolare, neuromuscolare e di resistenza.

Caso semplice: se si è abituati ad allenamenti in puro stile Powerlifting o Weightlifting, sarà difficile di punto in bianco raggiungere un elevato stress metabolico. A meno di non aiutarci con la giusta progressione allenante o inserendo nelle sessioni di allenamento un piccolo trucchetto, di cui scriverò dopo.

In breve, ricercare lo stress metabolico in allenamento, è sicuramente un buon modo per raggiungere obiettivi fisici.

Contribuisce, ancor più, a limitare i periodi di stallo (nonché uscirne) e, se ti piace darci di brutto con i pesi (aka sei uno che si allena come noi!), è sicuramente un gran modo per raggiungere quella sadica perversione del massacro in allenamento.

A questo punto, c’è da fare una puntualizzazione: ti ho già spiegato su, che la ricerca del dimagrimento è più un riferimento che puoi fare alla dieta in sé (ossia al deficit calorico), perché la funzione dell’allenamento con i pesi è quella di attivare, stimolare, aumentare e preservare quanta più massa magra possibile.

Il bruciare le calorie, l’energia, diventa semplicemente un effetto.

Quando si parla di allenamento con i pesi da natural, la ricomposizione corporea diventa la vera via da seguire.

Massimizzare la resa metabolica, programmando sia stress meccanico, che stress metabolico, diventa una prerogativa per chi vuole diventare grosso e natural, o comunque raggiungere obiettivi fisici (che possono essere anche modesti) da natural e senza strabordare nel grasso corporeo.

La migliore variabile da tener in conto, allora, nella programmazione diventa la “densità dell’allenamento”, ossia la quantità di allenamento, svolto in un tempo x.

Esempio pratico: 100 ripetizioni di squat a corpo libero svolte in 2 minuti, sono un allenamento più denso di 100 ripetizioni di squat a corpo libero svolte in 2 ore.

Il fatto di aver citato lo squat a corpo libero è un ovvio tributo personale, riconosciuto fin troppo bene dai miei atleti ed allievi.

Ovviamente, se si imposta un allenamento tenendo la variabile densità come scelta prioritaria (se non “unica”), si rischia di non allenarsi per massimizzare o preservare lo sviluppo muscolare.

Vedi ad esempio le classiche schede prestampate da palestra per le ragazze tutto in 3×15 e 2×20.

Ti ho, infatti, precisato che la densità allenante è la migliore variabile da tenere in conto, ma assolutamente non l’unica e di sicuro non la prima!

Di base, la scelta prioritaria meglio farla ricadere su un volume allenante tale che riesca a non farti sacrificare i carichi, che devono comunque restare alti (in maniera condizionata e intelligente, come ovvio).

Un’ottima strategia diviene, dunque, inserire nella programmazione, sia tecniche d’intensità ricorrenti, che esercizi a corpo libero ad alte ripetizioni.

Per corpo libero si intende, ovviamente, senza pesi (e no “senza macchine” o “solo manubri e bilancieri”).

Nell’allenamento maschile, infatti, noi del Team Agliata, siamo soliti inserire esercizi a corpo libero ad alte ripetizioni pre e post workout.

Nell’allenamento femminile, invece, sia nel Team Agliata, che nella #FitBeautyFam, lavoriamo con circuiti a corpo libero in puro e tassante stile metabolico (anche se questa “tecnica” è più una vera e propria sostituzione del cardio).

Messi in conto questi, si ha quindi una variabile riconosciuta e soddisfatta in più.

Come può essere, il trucchetto di cui poco più su, ho scritto avrei svelato dopo…

Nulla di eclatante, ma dalla grande resa. Per migliorare l’impatto metabolico nell’allenamento con i pesi, può decisamente essere utile alternare un gruppo di esercizi ad un esercizio propriamente “cardio” (come può essere il tapis roulant, la bike, l’ellittica) a bassa intensità, protratto per non più di cinque minuti consecutivi.

Abbiamo testato e riscontrato infatti che questa strategia diventa anche molto utile per chi sta seguendo una reverse diet, iniziata soprattutto perché il livello di kcal giornaliere assunte è troppo basso.

www.TeamAgliata.com
www.fit-beauty.it

Sono molti, infatti, i modi in cui puoi stimolare e migliorare l’adattamento metabolico nella tua programmazione, ma nulla sarà mai migliore di essere seguito da un ottimo professionista.

Se vuoi scoprire come farlo, clicca qui ==> http://teamagliata.com/membership2017/

#TeamAgliata #GymHeroes #FitBeauty