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Standard di allenamento: la procedura vincente

Standard di allenamento: la procedura vincente

Standard di allenamento: la procedura vincenteNegli anni ho capito che in allenamento puoi trovare solo 3 standard.

1. Caos: fai le cose a cazzo affidandoti all’esperienza tua o del più anziano, o peggio quello più grosso, nel luogo in cui ti alleni, senza programmazione.

2. Programmazione: insieme di tecniche standardizzate per ottimizzare l’esperienza di allenamento (in questo caso sono efficacemente programmate, per dare dei risultati il più possibile “permanenti”).

3. Copincolla: insieme di allenamenti scopiazzati su riviste, articoli, libri e quant’altro per semplificare la vita a te stesso (o a chi ti “scrive” il programma), PEGGIORANDO l’esperienza di allenamento e soprattutto allontanando i risultati.

Ci sarebbe da chiederti: che standard applichi nei tuoi allenamenti?

Anche se, volendo migliorare, questa domanda non dovrei proprio porla, dando per scontato che esiste solo lo standard numero 2.

Eppure, per quanto vorrei fosse così, per quanto così facendo sarebbe realistico avere miglioramenti continui, devo purtroppo ammettere l’esistenza dello standard numero 1 e dello standard numero 3.

Ti sei mai chiesto perché molta gente non prende in considerazione lo standard numero 2, pensando che chi si fa seguire o è un tordo o è nella palestra sbagliata?

Ho girato tantissime palestre in tutta Italia ed ho sempre puntualmente visto il grosso o il tipo con più esperienza degli altri, magari parlando con qualche termine più tecnico, che invoglia masse (cioè a volte 1-2, nel peggiore dei casi flippa con la testa e apre un sito autodichiarandosi il miglior natural della storia…) di ragazzini o presunti tali vogliosi di ottenere risultati, noncuranti della verità assoluta.

Da natural i risultati hanno bisogno del giusto tempo, che:
a) non è quantificabile;
b) non è fisso per tutti.

La costante deve essere la tua dedizione, il tuo impegno, la tua voglia di fare.

Natural si può, ma devi volerlo davvero!

Tornando agli standard di allenamento, ti sei mai chiesto perché molta gente che prende in considerazione lo standard numero 2, va a finire nelle mani sbagliate e si ritrova un palese numero 3?

Io me lo chiedo spesso e sono arrivato alla conclusione che per molti è una questione di conoscenze pari a zero o quasi e quindi, invece di indagare, ci si riferisce direttamente alla rivista più conosciuta, il libro più letto, il pittì più seguito o peggio lo YouTuber più cliccato.

Non campendo poi che le nozioni imparate vanno programmate. E il difficile di una preparazione sai qual è? La preparazione stessa!

La preparazione è fatta di più fasi (o periodi o cicli) ed esse vanno programmate.

Una programmazione deve avere un senso logico, seguire un filo. Un ottimo preparatore è capace di stilare il programma ad un anno e anche più (si dice di preparatori americani che programmano a dieci anni) e poi applicare le dovute eventuali correzioni in corso d’opera.

Un pittì alle prime esperienze o troppo “scaltro” probabilmente non sarà capace di tutto questo.

Ovviamente non sto dicendo che non devi affidarti a chi ha poca esperienza (si ritornerebbe allo standard numero 1), anche perché qualsiasi libera professione sviluppa talenti nel momento in cui essi hanno la capacità di pensare, metterci la testa e sapersi migliorare.

Quindi non è una questione di esperienza fatta in sé, ma di potenziale. Ci sono molti pt della nuova generazione che stimo, perché stanno dimostrando di essere in grado di migliorare e migliorarsi.

Quelli a cui bisognerebbe stare alla larga sono i pittì che pensano più al loro risultato economico, che al tuo risultato estetico o di performance.

Ce ne sono? E sì che ce ne sono e ne sono anche tantissimi. A volte cari, a volte con prezzi da “cinesi”.

Questa non è una battaglia contro il low cost o di chi non sa, ma crede di sapere.

Questa non è una battaglia contro tutti quelli fermi nelle proprie convinzioni e da cui non vogliono allontanarsi.

Questa non è una battaglia contro chi dovrebbe fare una cosa e invece va a finire nell’orto sbagliato perché non è più contento dei soldini che fa con i video (nell’80% dei casi senza competenza alcuna).

Questa non è una battaglia.
Perché ognuno deve badare alle proprie cose e svegliarsi ogni mattina con la propria coscienza.

Noi qui stiamo parlando di standard di allenamento. E di sicuro, che lo faccia il più grosso della palestra o il pittì copincollista, o lo YouTuber senza arte né parte, l’unico vero standard deve essere il numero 2.

Una procedura valida, che porti risultati veri, tangibili e realistici (nella soggettività del caso).

Se tu sei in grado di programmare un’intera preparazione, accomodati, per me sei un figo!

Che tu sia il grosso della palestra, il pt senza esperienza o lo YouTuber con centinaia di migliaia di followers, hai la mia stima.

E ti dirò di più, potrei anche avere un’offerta per te.

Scrivimi alla mail
info@teamagliata.com 
con oggetto “standard numero 2”.

Ricorda, se sei natural esiste un solo standard: la programmazione!

#TeamAgliata #GymHeroes #FitBeauty

PS dei risultati dei finti natural che si spacciano per geneticamente superiori non ce ne facciamo molto. Usare la testa vuol dire anche saper diffondere la verità.